“Il bosco della selva è affascinante, quando lo attraversi che ci sei immerso proprio dentro ti sembra di diventare una sua creatura. Subisci una metamorfosi i tuii capelli erba il tuo sangue linfa tu stesso diventi un albero. Nella parte più fitta la tortuosità degli alberi quasi ti spaventa la osservi timoroso ritrovi le tue paure le tue insicurezze mentre a distanza ascolti i rumori che arrivano dalla valle, lontani, impercettibili ma presenti e distanti allo stesso tempo. Quando poi scende la sera il bosco ci appare misterioso mistiche creature lo popolano, suoni rapidi soffusi ci attraggono mormorii lievi arcane melodie ci confondono ed è in questo denso silenzio che percepisco la presenza dei nostri avi.”

(Ivano Piccinini)

“The jungle of the forest is fascinating. When you cross it, when you are immersed in it, you seem to become one of its creatures. You undergo a metamorphosis: your hair is grass, your blood is sap you become a tree. In the thickest part, the tortured trunks of trees almost scares you as watch in fear. Yet, you find your fears and insecurities, while at a distance you may listen to the noises coming from the valley, far, imperceptible, yet present and distant at the same time. When the evening falls, the forest appears mysterious. Mystical creatures populate it, rapid, suffused sounds attract soft murmurs of arcane melodies that confuse us. It is in this dense silence that I perceive the presence of our ancestors. "

(Ivano Piccinini)